Quando l’Alto Adige diventa un viaggio, non una meta.
“La montagna non è solo nevi e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio tempo e misura.” Paolo Cognetti
Tre giorni in Alto Adige possono rigenerare. La montagna ha quel potere catartico che ti rimette in pace con il mondo. L’Alto Adige poi è qualcosa di magnetico, forse perché sa di Natale 365 giorni all’anno, sa di legna appena bruciata nel camino, di abete e di erba fresca. Poi le persone che abitano qui hanno gote rosse e sorrisi ipnotici.
L’autunno non è ancora completamente arrivato, ma si iniziano a scorgere le prime foglioline gialle qua e là, segno che la grande danza dei colori sta per arrivare.
Quello che più mi affascina di questo territorio italiano è il rispetto, che avvolge ogni angolo. Rispetto per la Natura e i suoi ritmi, rispetto per gli animali, anche quelli che non si vedono e rispetto per il futuro, per quello che verrà dopo. Se ci pensate, non è un pensiero così scontato.
Qui si parla sempre di Ben-essere. Il vero lusso dei tempi moderni, la ricchezza di questi nostri tempi in cui ci siamo dimenticati cosa vuol dire essere e stare in equilibrio e riconnettersi con ciò che è reale: la Natura, camminare all’aria aperta godendo di paesaggi incontaminati. Mangiare bene, dove il bene equivale al sano. E il sano è anche genuino.
Equilibrio: perché la vita è una costante ricerca di equilibrio. Di rimanere in sospeso tra l’arte di diventare giocolieri perfetti e il voler guardare negli occhi chi scegliamo di rendere partecipe del nostro destino.
Vi lascio qui un itinerario insolito che potete fare per scoprire delle zone ai più sconosciute. Ve ne innamorerete, ne sono certa.
GIORNO 1:
Arrivo a Redagno, un paesino situato ai margini del Parco Naturale del Monte Corno, dove si gode di un paesaggio quasi incontaminato. Da qui partono tantissime passeggiate, sia estive che invernali con ciaspole e pelli. Vi consiglio di soggiornare al Zirmerhof Hotel, “un vero paradiso che celebra lo spazio e la libertà“, come dichiarò anche Richard von Weizsäcker, politico e filantropo tedesco, descrivendo il suo soggiorno presso questa casa antica. Zirmerhof è un’antichissima residenza rurale del 12esimo secolo che da oltre 100 anni richiama ospiti da tutto il mondo. Questa accogliente oasi di relax a 1.560 m di altitudine, lontana dalla città e dalla strada, è circondata da una natura rigogliosa ed offre ciò che possiamo considerare il vero lusso. Qui non potete non soggiornare nelle nuove “Case del Prato” progettate dall’architetto Michele De Lucchi. I due edifici sono realizzati con il legno di Vaia, la tempesta, che nel 2018, che ha abbattuto 8,7 milioni di metri cubi di alberi, colpendo anche boschi nei dintorni dello Zirmerhof. Il progetto ha trasformato questo legno di schianto in un’installazione di arte e architettura. Fuori c’è il paesaggio, dentro c’è l’atmosfera.
Qui potete godervi una giornata in estremo relax in un ambiente che si fonde con la Natura. La sauna finlandese con vista panoramica e il bagno rigenerante di vapore alle erbe sono ideali per concludere una giornata dedicata alle escursioni.
Per cena potete stare rimanere al Zirmerhof Hotel, dove potrete degustare una cucina squisita con i prodotti provenienti dal maso agricolo che fanno parte della ricetta vincente dello Zirmerhof e del suo ristorante premiati in Alto Adige con molte citazioni nelle migliori guide specializzate. Ottima la cucina, incantevole l’ambiente, sia la sala grande che le salette piccole.
GIORNO 2:
Tenetevi un giorno per esplorare il Parco Naturale del Monte Corno, l’area protetta più bassa e più a sud dell’Alto Adige. Grazie alla sua bassa altitudine e quindi la presenza di un clima submediterraneo, l’area protetta comprende la più grande varietá di flora e fauna di tutti i parchi naturali dell’Alto Adige. In un vecchio mulino elettrico a Trodena è stato aperto il centro visite Monte Corno, dove potrete trovare anche un piccolo museo dedicato al territorio, bellissimo per i bambini! Il Centro si occupa soprattutto della divulgazione di tematiche riguardanti la flora e la fauna del Parco Naturale, presentate ai visitatori con immagini ingrandite, una capanna costruita con scorze d’albero e un formicaio vivente. Ci si potrà poi divertire anche con i richiami dei più comuni rapaci notturni o nel laboratorio creativo. All’esterno, il Centro Visite è circondato dalla vegetazione tipica dell’area, mentre in uno stagno sguazzano rane, anfibi, gerridi e libellule. Casino e Scommesse Sportive in Italia Winspark
GIORNO 3:
Noleggiate una ebike e percorrete un tratto della ciclabile sulla Strada del Vino. Qui, circa 300 giornate all’anno verrete baciati dal sole potrete percorrere una via suggestiva che da Nalles corre parallela alla valle dell’Adige fino a Salorno, attraversando 15 comuni affascinanti e tanti pregiati vigneti. Un percorso suggestivo che da Nalles corre parallelo alla valle dell’Adige fino a Salorno, attraversando 15 comuni, luoghi affascinanti e tanti pregiati vigneti. Cosa vedrete? Vigneti, vigneti, vigneti. Che ricoprono quasi interamente la valle e il versante occidentale della montagna fino al limite degli 800 metri, appena sotto le rocce. Bellissimo il percorso enodidattico da Cortaccia a Magrè che potete fare anche all’interno dei vigneti, dove potrete capire e apprezzare i vari sentori che questi vitigni sanno offrire.
Vi lascio qui un altro articolo che avevo scritto quando sono andata in Alto Adige con Sebastiano