C’è un’Isola-che-non-c’è per ogni bambino, e sono tutte differenti

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Non ti scoraggiare mai, sii sempre te stesso. Qualcuno una volta mi ha detto che “L’anima senza immaginazione è come un osservatorio senza un telescopio”, e io vorrei che scrutassi il cielo, senza mai guardare in basso. Guarda le stelle e trova la tua e cerca di arrivarci, di prenderla tra le mani e di averne cura.
Sei già così fantasioso, sai? E sei così attento ai particolari che a volte mi fai ricordare di quanto la vita mi abbia fatto diventare superficiale. L’altro giorno eravamo in chiesa e mi hai fatto notare gli angeli sul soffitto che suonavano la tromba, e in un attimo abbiamo inventato storie, dato nomi ai personaggi dipinti sulle pareti e sorriso dei cavalli alati.
La tua tata è bravissima, ogni giorno torni a casa con un lavoretto o con una scoperta: l’altro pomeriggio sei arrivato con una creazione fatta con il polistirolo, tutta colorata, manco a dirlo per me era meglio della Monnalisa e lo avrei spedito dritto al Moma.
Non perdere mai questa voglia che hai di fare, trafficare, costruire e riciclare. Sii la migliore espressione di te stesso, non avere barriere, io sarò sempre lì, pronta ad aiutarti quando ce ne sarà bisogno. Ma tu devi farmi una promessa: fammi ritrovare quella fantasia che si è persa nel tempo, che non ha trovato la via dopo tutti i viaggi della vita. Aspetto i tuoi insegnamenti Sebastiano, non aspetto altro.