Se mai Sebastiano sognerà una carriera nel mondo dell’ospitalità di lusso gli farò le valigie con una destinazione: Montreaux o più precisamente Glion, una sorta di Columbia per futuri manager nel campo dell’hotellerie e dell’accoglienza.
Basti solo pensare che Glion dal 1962 accoglie studenti di circa 98 nazionalità, per un piano di studi che fa invidia alle migliori accademie del mondo.
Nei campus gli allievi studiano management e finanza, ma anche marketing e gestione delle risorse umane, fino ad occuparsi di tutti gli aspetti pratici dei ruoli previsti dallo staff alberghiero e di accoglienza. Teoria e pratica quindi che si avvicendano nei corsi pensati su misura per gli studenti che ruotano intorno al tema principale dell’International Hospitality Business.
La giornata tipo comincia intorno alle 6,30; alle 7,30 si è già a lezione, alle 14 un break di mezz’ora prima di ricominciare. La cena è tra le 17,30 e le 19,30. Dipende dal tipo di attività che si sta seguendo. Chi lavora in cucina finisce tardi. Ma c’è il tempo anche per la palestra, per ritrovarsi al Club o per studiare nella biblioteca. Nei weekend vengono organizzate gite, si pratica sport e non mancano i viaggi divertimento. “Ciò che conta è l’educazione sentimentale al lusso”, sottolinea uno studente.
Che poi, parliamone cos’è il vero lusso?
Le parole chiave del lusso oggi sono tre: emozionale, individuale, esclusivo.
Oggi, dove tutto è omologato e massificato, poter avere un’esperienza assolutamente unica e su misura è il vero lusso. Avere una storia da raccontare, a partire dall’esperienza, è sicuramente il vero lusso. E questi ragazzi sapranno far vivere esperienze indimenticabili agli ospiti di domani.