A volte mi ritrovo a pensare quanto il desiderio di onirico faccia parte di me, penso di non essere mai cresciuta, i miei desideri sono più simili a quelli di una bambina di 8 anni invece che a quelli di una ultra trentenne. Eppure le cose semplici, spesso, sono quelle che più affascinano e io mi ritrovo sempre a fantasticare davanti a scenari che spesso la natura mi offre: immagino storie, situazioni, penso alla vita delle persone che ho davanti e cucio sui loro contorni personaggi che spesso sembrano provenire dalla Commedia dell’Arte. Quando nel silenzio delle mie notti guardo le foto di Michela mi sorprendo a sognare sui personaggi che popolano le sue foto: bimbi appena nati che si ritrovano in una favola ancora prima di scoprire cosa avrà in serbo per loro la vita, pance in attesa che attendono, fremono e idealizzano il piccolo che stanno allevando e poi storie: storie di visi, fatte anche di rughe, ma quelle rughe che raccontano dell’autenticità di una persona. Qui a Milano, come nel resto d’Italia nei giorni scorsi ha nevicato e Michela si è ritrovata in un campo con la fantasia dipinta davanti a lei: un piccolo gregge di pecore, la neve e la sua modella preferita. A voi la sentenza per il risultato, io sto ancora sognando una piccola pastorella tra la neve…
Foto: Michela Magnani