Più un mobile è brutto più il gioco si fa interessante
Ciò che fa semplicemente camminare questa donna è la passione: passione nel vivere, nel creare, nel pensare e persino nel sognare. Ebbene si lei sogna appassionatamente, sempre, ovunque e con ogni dettaglio.
Io l’ho conosciuta una sera a casa di Paola Sucato, ad una cena, ed eravamo entrambe in preda a deliri amorosi non indifferenti: la povera Paola subiva e alla fine è stata obbligata a farci l’oroscopo per sedare le acque. Direi che con me ci ha azzeccato in pieno! Comunque, a parte questo, da subito sono rimasta affascinata da Stefania, una matassa aggrovigliata di energia e sentimenti che raramente si incontrano in una donna. Scopro subito la sua professione o per meglio dire la sua passione: è un’arredatrice sui generis. Avete presente quelle minimaliste, che vi fanno vedere l’ultimo numero di Ad per scegliere la credenza della cucina? Ecco lei è l’opposto!
Come crei le tue opere d’arte?
Più trovo un mobile orrendo più sono felice. Immagino subito come sistemarlo, che nuova vita donargli. Pensa che nella mia precedente vita vendevo mobili giapponesi, poi la mia esistenza è ripartita da Cerea, distretto del mobile classico… mi viene da ridere!
Si anche a me viene da ridere, ma come sei riuscita a dare dignità a mobili in noce laccati?
I mobili in noce finto antico o antichi sono stupendi se visti grezzi. Tu immaginali colorati come nemmeno loro avrebbero mai immaginato, pensali decorati con carte da parati sfacciate e bizzarre… il gioco è fatto.
Si, ma dda dove ti è partita questa idea?
Penso di aver reinterpretato il gusto della memoria, che secondo me è insito in ognuno di noi. Per individuare le tendenze io cerco di pescare nelle mie reminiscenze: la casa di mia nonna, della sua vicina di casa, di mia zia. Siamo tutti affezionati al ricordo che ognuno ha della propria infanzia, questa fase della nostra vita detta anche il linguaggio estetico di ognuno di noi. Non è meraviglioso?
Eri creativa già da piccola?
Da piccola mi divertivo a reinterpretare quello che avevo e questo aspetto mi è rimasto. Poi ho incontrato la carta da parati e questa ha dato la svolta alla mia vita, più di un grande amore!
Che consiglio daresti a chi deve arredare casa?
Fate attenzione al bianco, è pericolosissimo! Devi essere un vero fuoriclasse per rendere accogliente una casa completamente candida. Sulle pareti bianche i mobili volano e perdono la loro identità e se non favolosi perdono anche quel minimo di dignità che gli rimane. I colori sdrammatizzano e facilitano. Per fare una casa bella ci vuole davvero poco bisogna trovare quella giusta alchimia tra creatività e concretezza.
Lei è così unica, alchimista di sogni e pittrice di idee su mobili che spesso trovi accatastati in mercatini senza un minimo di amore. Lei ridà vita alle cose, ridà un’anima al brutto e fa emergere il bello. Non perdete di vista questa donna, ha in serbo un progetto che a me fa impazzire!
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