Vintage è una parola che mi ha sempre affascinato.
Letteralmente significa “amato in passato” e emozionalmente per me significa prezioso, di valore, da preservare.
Quando mi hanno detto che un caffè avrebbe avuto un’edizione vintage non ci potevo credere. Dal primo significato dato al nettare degli dei, che si riteneva migliorasse col tempo, il concetto di vintage si è diffuso a macchia d’olio includendo altre categorie dal vino all’abbigliamento e ora anche il caffè.
Il futuro è la selezione del caffè: si selezioneranno annate, piantagioni, varietà e condizioni climatiche favorevoli.
Come nella moda, dove i vestiti devono sottostare a requisiti particolari per essere considerati vintage, anche nel caffè. Berremo quindi annate straordinarie di caffè colombiano, equadoreno, brasiliano.
Pregusto già verticali e degustazioni bizzarre dove l’amore per coltivazioni così antiche si fonderà con nuove tecniche e nuovi esperimenti.
Come su questa tavola, dove un porcino vintage diventa tavolo e pezzi della collezione di mia nonna diventano i protagonisti. Tutto è così armonico da sembrare quasi contemporaneo, invece, sono pezzi che appartengo a un periodo caro, di annate speciali. Proprio come il Nespresso Vintage Collection.
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Coonna Sonora: Get Lucky, Karen Souza
Scritto da Federica Visconti |
Foto di Federica Visconti |
Post in collaborazione con Nespresso |
Progetto #Nespresso e #NespressoVintage