Taghazout è un piccolo borgo lungo la costa che mi ha subito incuriosito.
Non sono una da mal d’Africa, o meglio forse non penso di aver ancora scoperto quella vibrazione che ti riporta sempre in questo continente. Quando ho scelto di venire in Marocco l’ho fatto sapendo che il sud della regione di Essaouira ed aveva degli spot pazzeschi per il surf.
In rete non c’è molto, Taghazout è un piccolo paesino di pescatori, senza molte pretese, stanno costruendo molto nei dintorni, quindi vi capiterà anche di vedere delle zone cantiere. In linea di massima la zona è tenuta molto bene, c’è una strada litoranea ben asfaltata che collega i vari centri.
Io ho soggiornato all’Hyatt, non proprio sulla spiaggia, ma con un campo da golf davvero molto bello. L’hotel è tenuto benissimo, la colazione è di tipo continentale, come ci si aspetta da una struttura simile. Bella la formula che seppur essendo un albergo di una famosa catena ha ricavato vari angolini in stile marocchino, come le tende per prendere il sole, la zona fuoco camino en plein air vista mare e l’orto da cui lo chef prende i prodotti per la cucina. Le camere sono spaziose e ben pulite, ricordatevi però di prenotare quelle vista mare, la vista montagna dà su un nuovo resort in costruzione.
Segnalo anche il Sol House Taghazout Bay – Surf direttamente sulla spiaggia e bellino con le sue villette con le amache sul patio.
Per pranzo vi consiglio Munga’s Kitchen un bistrot con cucina a vista, atmosfera rilassata e buon cibo.
Per cena vi segnalo il The Favela Restaurant un rooftop spettacolare dove il menu è tutto nelle mani dello chef. Non ve ne pentirete, noi ci siamo stati due volte tanto era buono. L’atmosfera romantica con il camino e le lanterne accese completano il capolavoro.
La chicca? La Munga Guesthouse, le sue camere sono una delizia.