Quest’anno non bastano le sedie e io sono felicissima. Adoro le cene e i pranzi affollati, le insalate russe, i paté, i panini caldi della mamma e i ravioli che sanno di casa. Adoro le tovaglie bianche e i centrotavola rossi, adoro le bucce delle arachidi abbandonate in ogni dove, adoro il profumo che si sente quando si stringono le persone in un abbraccio e non si vogliono più lasciar andare perché le si deve troppo poco durante l’anno. Adoro la cannella e i biscotti di Babbo Natale appoggiati sul tavolo d’ingresso. Adoro il rosmarino come segnaposto, arrotolato nel filo di lana, come faceva nonna. Adoro gli occhi di attesa al momento dello scambio dei regali, adoro i buoni propositi e le candele accese, sempre, giorno e notte.
E sogno.
Sogno i Natali che verranno, quando saranno ancora più affollati e quando dovremmo chiedere le sedie ai vicini. Quando ci saranno le nostre famiglie allargate e i nostri amici più cari saranno chiamati a travestirsi con vestiti rossi per non fermare la macchina della magia. Sogno alberi con la punta piegata per la troppa altezza e palline che ricordano Natali passati.
Ricordo i Natali passati, quando c’era ancora la nonna e pranzavamo il 24 tutti insieme sul suo tavolo quadrato in sala, e poi ci si buttava tutti sul divano verde. Ricordo i Santo Stefano mattina in macchina, pronti a sfrecciare nella nebbia della bassa padana per raggiungere gli altri nonni e il loro regali.
Buon Natale, baciatevi, abbracciatevi, poltrite sotto le coperte di lana sul divano, guardate film sdolcinati, addormentatevi davanti al camino e svegliatevi con le righe del cuscino sulla faccia, e ascoltate bene, io sento i campanellini di Babbo Natale, voi no?
Auguri Buon Natale, mangiate e non sentitevi in colpa, dal 7 gennaio ci pensiamo!