Ci sono tantissimi momenti di pura felicità che collego al cibo.
Uno di questi mi fa andare molto indietro nel tempo, quando da piccola mentre attendevo impaziente che il pranzo fosse pronto, per farmi stare buona in casa mi porgevano un pezzetto di Parmigiano Reggiano.
Lo gustavo silenziosa e potevo aspettare quei pochi minuti che mi separavano dal pasto.
Mi piace ricordare questi attimi, li racconto a Seba e li ripeto anche con lui.
L’altro giorno mi ha chiesto stupito da quanto esiste questo Parmigiano Reggiano.
Nove secoli.
Una tradizione millenaria
Novecento anni, ci rendiamo conto? È tra i formaggi più antichi e ricchi che conosciamo, da quasi un millennio la produzione di questo fantastico formaggio avviene nello stesso modo, senza additivi né conservanti.
Ho scoperto che i primi produttori di Parmigiano Reggiano furono i monaci durante il Medioevo. Cercavano un formaggio che durasse nel tempo e grazie alla loro perseveranza, possiamo mangiarlo ancora oggi.
Mi ha sempre affascinato la costanza, la passione di quelle persone che riescono a mantenere un profilo di qualità nel tempo.
Utilizzano da sempre gli stessi tre ingredienti: latte, caglio e sale e riescono a creare qualcosa di buonissimo.
Anche la tecnica artigianale utilizzata è sempre la stessa. La produzione è regolamentata da un rigido Disciplinare, ovvero un regime di protezione che è stato accordato dall’Unione Europea per tutelare sia noi che lo consumiamo, sia coloro che lo producono.
Caseifici Aperti
Quando sono stata invitata ai Caseifici Aperti che si terranno il prossimo 5 e 6 ottobre, non ho saputo dire di no!
È un’iniziativa aperta a tutti: basta visitare il sito del Consorzio e accedere all’area dedicata con la lista dei caseifici aderenti grazie alla quale è possibile informarsi sugli orari di apertura e sulle attività proposte.
Per una golosa come me non potranno mancare le degustazioni ma anche le domande ai tanti casari che saranno presenti e che potranno immergermi in un viaggio alla scoperta dell’origine del Parmigiano Reggiano.
Voglio imparare come avviene il metodo di lavorazione artigianale, passeggiare tra le forme stagionate, assaggiare e acquistare direttamente dalle mani di chi produce questa meraviglia.