Dicono che il blu esprima la verità.
Dicono che il blu esprima l’infinito.
Proprio come questa tavola. Io credo che chiunque si accomodi in una tavola così pensi che non vorrebbe mai vedere lo scorrere del tempo. Quante volte ci troviamo a cena, con amici, e il sabato sembra troppo corto? Quanto vorremmo stare ore e ore sedute a quella tavola, truccate, pettinate con la piega fatta a divertirci e a smettere di pensare?
Ecco, io sono convinta che anche la cornice sia importante, non solo il quadro. Immaginate un bellissimo Renoir con una cornice di plastica bianca anonima. Che effetto vi farebbe? E allora perché non curare ogni dettaglio per una serata perfetta?
E poi basta una musica pazzesca come quella francese anni ’40. Dio, quanto amo la musica francese anni ’40, rende tutta l’atmosfera più chic e sembra di indossare ancora quelle calze di seta con la riga che oggi sono introvabili tanto erano belle.
Quante serate memorabili viviamo in una vita? Tante. Ve lo dico io. Ma non ci facciamo sempre caso. Forse perché da quando la crisi emotiva del ’29 si è abbattuta su di me, ho rivalutato il tempo che ho a disposizione e ho ripensato a chi volevo dedicarlo.
Sebastiano il primo della lista, ovviamente. Lui e il suo mondo. Noi e il nostro mondo.
Me stessa e i miei progetti.
Lui, per la purezza incomprensibile del nostro rapporto.
Lui, per il grande uomo che è e che nemmeno si accorge di essere.
Le amiche, quelle vere che sono presenti.
Per questo non smetto di guardare tutti i particolari che rendono speciale una situazione. E se avessi una macchina del tempo non sprecherei nemmeno una colazione.
Vi lascio qui la tavola d’autunno ocra e testa di moro.
Grazie a Sambonet per le posate
Grazie a Rosenthal per i piatti
Grazie a Herbaluna Concept Store per la coperta