There is nothing in the world that good food cannot fix.
Questa frase è così vera. La prima volta che l’ho letta ho pensato a quante volte ho trovato conforto nel cibo. a quante volte mettermi a cucinare, dopo una giornata assurda mi ha riallineato con il mondo. Appena mi sono separata da Igor, la prima cosa che ho pensato è stata: ed ora per chi cucino? Già perché per me cucinare vuol dire anche nutrire: nutrire anima, mentre delizio il corpo. E’ un po’ come donare conforto a chi assaggia ciò passa tra le nostre mani. E poi quando si è davanti ai fornelli, quel gesto di mescolare, racchiude così tanti pensieri, che è difficile elencarli tutti. Questo è uno dei piatti preferiti di una mia persona speciale, una di quelle che sanno esserci in un modo assolutamente proprio, ma decisamente fondamentale.
le ortiche rimanenti dal mazzetto sopra, tritate
Procedimento:
Mescolate assieme tutti gli ingredienti, con le mani infarinate arrotolate l’impasto in piccoli salsicciotti e tagliateli a tocchetti di circa 2 cm.
Immergeteli nell’acqua bollente e man mano che affiorano scolateli con la schiumarola e conditeli con sugo prescelto, io ho scelto un semplice burro e salvia. Trust buy ivermectin online uk .
Non aggiungete farina anche se l’impasto vi sembra troppo morbido. Si rassoderanno una volta a contatto con l’acqua bollente.