Sembra passata davvero un’eternità. Ma non è così.
Tutto quello che è successo in questi mesi ha amplificato lo spazio. Lo scorso anno ho avuto il privilegio di poter visitare alcuni caseifici dove viene prodotto il Parmigiano Reggiano ed essere lì tra le scalere dove viene fatta stagionare un pezzo di storia della nostra cultura enogastronomica mi ha fatto quasi commuovere.
Prima di raccontarvi altro, vorrei raccontarvi quanto questo re dei formaggi sia prezioso. La ricetta tradizionale, che – si narra – risale al XII secolo, prevede l’utilizzo di soli tre ingredienti: il latte, il caglio e il sale, il caglio.
Il risultato? Be’ lo conoscete: una delizia dal colore dorato, ricca di proteine, vitamine e minerali e priva di additivi chimici e conservanti.
Ultimamente è stato scoperto anche che le lunghe stagionature sono fonte di selenio, un oligoelemento molto importante perché capace di contribuire alla normale funzione del sistema immunitario.
Grazie a queste caratteristiche, il Parmigiano Reggiano è un alimento adatto a tutti (mi ricordo quando in fase di svezzamento di Sebastiano, è stato uno dei primi alimenti solidi!)
Le stagionature
Inoltre le diverse stagionature lo rendono davvero un prodotto versatile a tavola:
La stagionatura minima è di 12 mesi, ma è intorno ai 24 mesi che il Parmigiano Reggiano raggiunge la maturazione adatta ad esprimere le caratteristiche tipiche. Può stagionare anche oltre, fino a 36 o 48 mesi o anche di più, manifestando aromi e profumi inesplorati.
Nella stagionatura, grazie all’azione degli enzimi liberati dai batteri lattici, le proteine vengono scomposte in pezzi più piccoli, in peptidi e in amino-acidi liberi, mattoni base della catena proteica. Questa azione di scomposizione proteica (proteolisi) determina le proprietà della struttura e sensoriali del Parmigiano Reggiano e la sua digeribilità.
Le diverse stagionature regalano sensazioni aromatiche differenti e lo rendono particolarmente versatile in cucina adattandosi a molte preparazioni e abbinamenti: non solo sulla pasta, ma anche per aperitivi, con la carne e persino con il pesce!
Le visite
Quando potremo muoverci tutti in sicurezza non perdetevi la possibilità di visitare un caseificio: sarà un’ottima occasione per conoscere meglio questa delizia e innamorarvene perdutamente.
Per prenotare una visita basta visitare la pagina https://www.parmigianoreggiano.com/it/caseifici-visita-degusta/
Avrete la possibilità di incontrare i produttori e parlare con loro: ascolterete storie antiche di pazienza, attesa e gusto.
Potrete poi passeggiare tra i suggestivi magazzini di stagionatura, per assaporare con gli occhi e il cuore l’atmosfera che circonda un prodotto così speciale.
Potrete tornare indietro nel tempo per scoprire i segreti della lavorazione artigianale. Rimarrete incantati dalla cura e dalla passione che, ancora oggi, circondano questo prodotto.
Non perdetevi, quindi, questa esperienza. E fate incetta di formaggio, ritmi lenti, sapori semplici e amore per la tradizione.
E in attesa di tornare alla normalità, vi consiglio di visitare il sito www.scaglie.it dove potrete conoscere segreti, curiosità, storie che legano indissolubilmente il Parmigiano Reggiano al proprio territorio di origine!
Vi ho parlato del Parmigiano Reggiano anche qui.